Rettili e Anfibi
Tritone crestato

Geonemia: Entitá centrosud europea. Presente in tutta l'Italia continentale e peninsulare, a sud almeno sino al 39° parallelo; abita inoltre nelle regioni alpine dell'Austria, nella foresta viennese, nella Baviera meridionale, nella Yugoslavia settentrionale, in Istria e nella Svizzera meridionale.

Triturus carnifex (Laurenti, 1768)

Ordine: Caudata
Famiglia: Salamandridae

Caratteri distintivi: Individuo metamorfosato con parti ventrali del tronco giallo o giallo aranciate con macchie nere isolate o fuse a formare figure di varie forme. Maschio con cresta vertebrale estesa a tutto il dorso anteriormente fino alla base del muso, alta anche piú di un centimetro durante la fregola, a margine dentellato e nettamente separata dalla cresta della coda. Lati della coda con fascia biancastra; rilievo cloacale emisferico. Femmina con cresta vertebrale generalmente assente e rilievo cloacale poco pronunciato. Questa specie si distingue da T. cristatus per avere, oltre a parametri morfometrici differenti, pelle meno verrucosa, punteggiatura bianca dei fianchi assente o ridotta e stria vertebrale gialla sempre presente nella femmina a caratteri sessuali stagionali sviluppati. Larva con coda ad apice filiforme .

Parchi In Rete - Regione Emilia-Romagna
Habitat: Laghi, stagni, maceri, pozze, risorgive. Fuori dall'acqua in ambienti del suolo, prati e boschi.
Biologia: Vorace predatore di vari invertebrati acquatici e di uova e girini di altri Anfibi. Il periodo riproduttivo varia a seconda dell'altitudine, generalmente da aprile a maggio. Presenta il fenomeno della neotenia. Sverna nel suolo sotto pietre, in ceppi di alberi o in tane di micromammiferi.
Note tassonomiche: Specie monotipica recentemente proposta come buona specie, differenziata da T. cristatus (Laurenti, 1768) (Bucci - Innocenti, Ragghianti & Mancino, 1983)
Distribuzione regionale: Variamente distribuita su tutto il territorio regionale dal crinale appenninico (L. Bino maggiore, 1300 m, PC; L. Gonella, 1489, RE) alla pianura (Caorso, m 63, PC; Cesena, m 50, FO) sino al litorale adriatico (Pineta di S. Vitale, RA).

Tratto da "Gli Anfibi e i Rettili dell'Emilia-Romagna" di S. Mazzotti, G. Stagni, I.B.C. Regione Emilia-Romagna - Museo Civico di Storia Naturale di Ferrara, 1993