Mammiferi Tasso
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Ordine: Carnivori Famiglia: Mustelidi |
Meles meles (Linnaeus, 1758) |
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A Impronta zampa anteriore: | ![]() |
Habitat: pianura e montagna fino a 2000 metri di altitudine; in zone boschive con fitto sottobosco, incolti, con suolo ben drenato e facile da scavare. Abitudini: prevalentemente notturno, piuttosto sociale, vive in gruppi anche di 10-15 individui (1-2 maschi adulti, diverse femmine, alcuni subadulti e piccoli). Di olfatto finissimo, indole giocosa ma facilmente irritabile. Si muove di solito al passo o al trotto, con andatura goffa e poco agile; si arrampica parzialmente, nuota e scava facilmente. All'interno di un'area di 50-100 ha vengono costruite tane con complessi sistemi di gallerie sotterranee e numerose entrate; in esse trascorre il riposo invernale che non costituisce un vero letargo, ma un sonno prolungato. Onnivoro, predilige i Lombrichi. L'accoppiamento puó avvenire durante tutto l'anno, ma soprattutto da febbraio a maggio; l'impianto nell'utero dell'ovulo fecondato, avviene peró solo in dicembre; dopo due mesi di vera gestazione nascono 1-5 piccoli ricoperti di peli radi e biancastri con gli occhi chiusi. Il parto avviene nella tana in una camera-nido tappezzata di uno strato di vegetali continuamente rinnovato. I piccoli aprono gli occhi dopo circa 5 settimane, cominciano ad uscire dalla tana solo a 2 mesi, smettono di essere allattati ad almeno 3 mesi, si rendono indipendenti a 5-6 mesi. Le femmine raggiungono la maturitá sessuale a 12-15 mesi, i maschi a 2 anni. In natura puó vivere fino a 15 anni. Non ha predatori, ma competitori (soprattutto la Volpe e i cani randagi). Status: comune. Distribuzione generale: Europa; Vicino Oriente; Mesopotamia, Siberia occidentale e centrale, Tibet, Cina, Corea e Giappone. In Italia: tutta la penisola, assente nelle isole. In Regione: ovunque, meno frequente in pianura. Protezione esistente: é protetto dalla Legge 11/02/1992, n.157. E' inoltre considerata specie protetta dalla Convenzione di Berna (L. 5/8/1981, n.503). Le misure di protezione piú efficaci sono offerte dai Parchi nazionali e regionali e dalle Riserve naturali. | |
Tratto da "I Mammiferi dell'Emilia-Romagna" di M.G. Bertusi, T. Tosetti, I.B.C. Regione Emilia-Romagna, 1986 |
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