La sagoma scura del Monte Prinzera, l'unico affioramento ofiolitico protetto nella regione, spicca sulle dolci colline argillose della media valle del Taro e in epoche lontane ha rappresentato un importante punto di riferimento per i viandanti che si accingevano ad attraversare l'Appennino per l'antica strada di Monte Bardone. Le ofioliti sono brandelli di crosta oceanica incorporati nella catena appenninica durante l'orogenesi. L'ambiente aspro e severo della riserva é caratterizzato da una notevole diversitá biologica ed é molto noto ai botanici per la sua flora specializzata. Soprattutto le praterie di vetta, le aride pietraie e gli anfratti delle rupi ospitano specie esclusive delle rocce ofiolitiche, come minuartia a foglie di larice, alisso di Bertoloni, linaiola dei serpentini e le felci Asplenium cuneifolium e Cheilanthes marantae. Altre preziose raritá botaniche sono fritillaria e narciso a foglie strette. Tra gli uccelli che nidificano sulle rupi é da segnalare il raro codirossone.
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