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Le risorse idriche del Parco del Taro

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Le risorse idriche del Parco del Taro

Le risorse idriche nel territorio del Parco del Taro sono purtroppo a rischio, sia in termini di quantità che di qualità e questo fatto, trattandosi di un parco fluviale, assume particolare rilevanza.

Il greto asciutto del Taro - Le acque dolci superficiali sono una risorsa non sempre disponibile, conseguenza questa di una gestione non sempre corretta.Negli ultimi anni, infatti, il livello di falda (quello che viene anche definito superficie freatica) è andato via via abbassandosi e, nel contempo, è aumentata la vulnerabilità della stessa; a tutto ciò possiamo aggiungere che le acque superficiali risentono di un certo degrado qualitativo e che alcuni importanti habitat acquatici si sono completamente prosciugati.

Questa situazione critica è il risultato dell'azione concomitante di diversi fattori di pressione antropica, tra i quali:

  • le continue escavazioni di materiale litoide
  • gli eccessivi emungimenti di acque superficiali e sotterranee

Se facciamo una passeggiata lungo il fiume Taro nei periodi di magra ci accorgiamo che la porzione di alveo bagnata è molto scarsa e, a tratti, scompare del tutto; questa situazione, che può protrarsi anche per lunghi periodi di tempo, è la causa principale della diminuzione della sua capacità di autodepurazione, minaccia la vita acquatica, impoverisce la vegetazione e causa altresì una notevole riduzione della diversità ambientale del corso d'acqua.

Per far fronte a questa emergenza il Consorzio del Parco del Taro ha attivato negli ultimi anni una serie di iniziative e di studi volti a raccogliere tutti i dati necessari per arrivare ad una gestione sostenibile delle risorse idriche :

monitoraggio della qualità delle acque
 
raccolta di dati quantitativi mirati alla definizione del bilancio idrico all'interno del Parco
     
studi per la definizione del Deflusso Minimo Vitale
 
altro

Le attuali disposizioni in materia di risorse idriche (L. 36/94 e D.L.vo 152/99) conferiscono ai parchi un maggiore potere di controllo sulla gestione delle risorse idriche nel loro territorio; ad esempio, possono decidere se concedere o meno ad un utente il permesso per attingere acqua dal fiume o dal sottosuolo.


La qualità biologica
Delfusso minimo vitale
Bilancio idrico
Deflusso minimo vitale

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