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Come, dove e perchè si preleva acqua nel Parco del Taro

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In quale modo viene sottratta acqua dalle risorse idriche del Parco? Essenzialmente attraverso due tipi di derivazioni:

  1. le derivazioni dall'alveo, effettuate tramite adeguate opere di presa
  2. le captazioni da subalveo, effettuate con uno o più pozzi, a volte con l'ausilio di gallerie filtranti.

Nel Parco del Taro sono attualmente in uso tre grandi derivazioni . Quella sul canale Naviglio Taro, ad uso irriguo , preleva acqua dal fiume tramite un sistema costituito da 3 prese mobili in ghiaia e da una presa divenuta ormai fissa (perchè non sottoposta all'effetto delle piene); l'impatto che questa derivazione esercita sulla portata di deflusso del fiume Taro è molto evidente, soprattutto nei mesi estivi, quando l'alveo del fiume rimane asciutto per alcune centinaia di metri a valle delle opere di presa.

Canale Naviglio Taro - Opera di presa in uno dei canali che scorrono nel territorio del ParcoL'acqua derivata rimane, comunque, nel territorio del parco, poichè scorre nel canale Naviglio Taro, situato sulla sponda destra, che ha sviluppato negli anni un ambiente piuttosto interessante sotto il profilo naturalistico.

Un'altra grande derivazione (la principale) è quella del Canale del Duca, che deriva acqua dalla sponda sinistra, nel tratto più a monte del parco fluviale, in località Ramiola, tramite una traversa in cemento sormontata da una presa mobile in ghiaia ; l'acqua derivata dal fiume viene, quindi, raccolta in un bacino di cemento e poi convogliata nel canale.

Questo prelievo, ad uso promiscuo, ma essenzialmente irriguo, è probabilmente la causa principale della scarsa presenza di acqua nella stagione estiva nel tratto fluviale a valle della struttura. Un'altra grande derivazione, in questo caso da acqua di subalveo, viene effettuata tramite 7 pozzi ed è ad uso industriale.

Le piccole derivazioni sono essenzialmente adibite ad uso industriale e secondariamente irriguo; la maggior parte di esse preleva acqua da subalveo mediante pozzi. Nel territorio del Parco sono presenti anche alcuni attingimenti, Ma le risorse idriche del territorio del Parco non sono impoverite solo dalle derivazioni sopra citate; anche le acque più profonde, quelle di ottima qualità delle falde acquifere, sono, infatti, captate tramite pozzi , sia per usi domestici sia industriali, agricoli e zootecnici.

Allo stato attuale, all'interno del Parco sono censiti ben 83 pozzi ad uso domestico e 100 ad uso extra-domestico. Sono soprattutto questi ultimi ad incidere pesantemente sul bilancio idrico di falda, poichè il prelievo globale è paragonabile ad una grande derivazione.


Uso civile (Acqua da bere)
Uso irriguo (Acqua per le colture)
Uso industriale (acqua per l'industria)

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