
Come, dove e perchè si preleva acqua nel Parco del Taro
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di più | Come, dove e perchè si preleva
acqua nel Parco del Taro
In quale modo viene sottratta
acqua dalle risorse idriche del Parco? Essenzialmente
attraverso due tipi di derivazioni:
- le derivazioni dall'alveo, effettuate tramite adeguate
opere di presa
- le captazioni da subalveo, effettuate con uno o più
pozzi, a volte con l'ausilio di gallerie filtranti.
Nel Parco del Taro sono attualmente in
uso tre . Quella sul canale Naviglio Taro,
ad uso irriguo , preleva acqua dal fiume tramite un sistema
costituito da 3 prese mobili in ghiaia e da una presa
divenuta ormai fissa (perchè non sottoposta all'effetto
delle piene); l'impatto che questa derivazione esercita
sulla portata di deflusso del fiume Taro è molto evidente,
soprattutto nei mesi estivi, quando l'alveo del fiume
rimane asciutto per alcune centinaia di metri a valle
delle opere di presa.
L'acqua
derivata rimane, comunque, nel territorio del parco, poichè
scorre nel canale Naviglio Taro, situato sulla sponda
destra, che ha sviluppato negli anni un ambiente piuttosto
interessante sotto il profilo naturalistico.
Un'altra grande derivazione (la principale)
è quella del Canale del Duca, che deriva acqua
dalla sponda sinistra, nel tratto più a monte del parco
fluviale, in località Ramiola, tramite una traversa in
cemento sormontata da una presa mobile in ghiaia ; l'acqua
derivata dal fiume viene, quindi, raccolta in un bacino
di cemento e poi convogliata nel canale.
Questo prelievo, ad uso promiscuo, ma essenzialmente
irriguo, è probabilmente la causa principale della scarsa
presenza di acqua nella stagione estiva nel tratto fluviale
a valle della struttura. Un'altra grande derivazione,
in questo caso da acqua di subalveo, viene effettuata
tramite 7 pozzi ed è ad uso industriale.
Le piccole derivazioni sono essenzialmente adibite
ad uso industriale e secondariamente irriguo; la maggior
parte di esse preleva acqua da subalveo mediante pozzi.
Nel territorio del Parco sono presenti anche alcuni attingimenti,
Ma le risorse idriche del territorio del Parco non sono
impoverite solo dalle derivazioni sopra citate; anche
le acque più profonde, quelle di ottima qualità delle
falde acquifere, sono, infatti, captate tramite pozzi
, sia per usi domestici sia industriali, agricoli e zootecnici.
Allo stato attuale, all'interno del Parco sono censiti
ben 83 pozzi ad uso domestico e 100 ad uso extra-domestico.
Sono soprattutto questi ultimi ad incidere pesantemente
sul bilancio idrico di falda, poichè il prelievo globale
è paragonabile ad una grande derivazione.

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