I rapporti tra falda e fiumeGli acquiferi nel Parco del TaroIl mappaggio biologico della qualità dei corsi d'acqua
 




Gli acquiferi nel Parco del Taro

Per saperne di più | Gli acquiferi nel Parco del Taro

Nel Parco del Taro il greto del fiume è ciottoloso e, quindi, notevolmente permeabile.

Panoramica del Taro - La vallata del fiume Taro vista da FornovoL'infiltrazione di acqua superficiale verso le falde acquifere assume pertanto dimensioni importanti. Il Parco del Taro occupa la conoide del fiume (cioè il deposito ciottoloso alluvionale), e sottende un'area con grande ricchezza d'acqua, che viene intercettata tramite pozzi ai diversi livelli di profondità delle falde.

Lo spessore della conoide nel territorio del parco va dagli 8 m di Fornovo agli oltre 200 m di Collecchio Le falde più superficiali della conoide del Taro sono localizzate alla profondità di 15-20 m mentre le più profonde arrivano fino a 300 m e sono salmastre; le prime falde artesiane si incontrano verso i 50 m di profondità, mentre a 150-170 m le acque di falda sono ferruginose.


Falde (In viaggio verso….)
pozzi e derivazioni
Depositi alluvionale

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