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Il mappaggio biologico della qualità dei corsi d'acqua

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Nei corsi d'acqua vivono organismi che risentono di tutto ciò che avviene intorno a loro e possono quindi essere utilizzati come nastri registratori dello stato di salute dell'ambiente fluviale. Particolarmente utili a questo scopo si sono dimostrati i piccoli animali che vivono stabilmente attaccati ai vari substrati dei corsi d'acqua (macroinvertebrati bentonici), la vita dei quali dipende direttamente dalla qualità dell'ambiente fluviale nel suo complesso.

Comunità di macroinvertebrati - Questi organismi vengono utilizzati per il Calcolo dell'indice Biotico estesoQuando la qualità peggiora, prima scompaiono gli organismi più sensibili e poi, progressivamente, gli altri, mentre riescono a sopravvivere gli organismi più resistenti. Seguendo questo principio è stato messo a punto un indice (Indice Biotico Esteso, modif. Ghetti 1997) che, sulla base della struttura delle comunità di macroinvertebrati bentonici che si rinvengono nei vari tratti di fiume, consente di diagnosticare il loro stato di qualità. L'I.B.E. classifica la qualità di un fiume su di una scala che va da 12-13 (qualità ottimale) a 1 (massimo degrado).

Per convenzione internazionale e per rappresentare in modo sintetico ed efficace la qualità dei diversi tratti dei corsi d'acqua, questa scala è stata suddivisa in classi di qualità, ciascuna rappresentabile in cartografia con un colore. Il "certificato di qualità" del fiume viene quindi assegnato dagli stessi organismi che in esso vivono. Il principio su cui si fonda questa metodica è basato sul fatto che un corso d'acqua può definirsi di buona qualità quando riesce a conservare le comunità di organismi che normalmente e naturalmente dovrebbero vivere in quell'ambiente.

L'I.B.E. permette quindi di esprimere un giudizio complementare al controllo fisico e chimico: mentre quest'ultimo individua analiticamente le singole cause e la dinamica del processo di alterazione dell'acqua e dei sedimenti (stima del rischio ambientale), il monitoraggio biologico verifica gli effetti d'insieme prodotti dal complesso delle cause inquinanti (analisi degli effetti reali).

In quest'ottica la carta della qualità biologica dei corsi d'acqua che si ottiene dall'applicazione del metodo I.B.E. può divenire uno strumento utile nell'ambito delle procedure di progettazione del territorio, proprio per l'azione capillare esercitata dal reticolo idrografico nel drenaggio dei residui delle attività umane e per il valore paesaggistico degli ambienti fluviali.

Con questa metodica è anche possibile individuare e quantificare gli effetti prodotti da scarichi intermittenti o saltuari, altrimenti difficilmente rilevabili, e ottenere un quadro d'insieme utile sia alla programmazione degli interventi risanatori che ad una corretta pianificazione del monitoraggio chimico-fisico ed igienistico.


I macroinvertebrati (Ecosistema fiume)
Autodepurazione (Un grande depuratore)

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