
Conseguenza di uno scarico
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Cosa accade quando uno scarico
organico entra in un corso d'acqua?
Gli organismi del fiume,
in particolare i batteri, attuano un processo di mineralizzazione
della sostanza introdotta. Per fare ciò questi organismi
necessitano di una quantità aggiuntiva di ossigeno che
fa sì che questo elemento abbassi la sua concentrazione
nelle acque.
Di
norma, subito a valle dello scarico, si verifica un disciolto, mentre
più a valle la concentrazione tenderà a risalire fino
alla normalità, per la capacità di riaerazione delle acque
turbolente del fiume. Se tuttavia in questo tratto il
fiume riceve altri scarichi, se le comunità di organismi
sono state alterate da tossici o da sconvolgimenti dell'alveo
naturale, se la portata del fiume viene impoverita, si
avrà una riduzione della sua capacità autodepurativa.
L'attività autoregolativa
e autodepurativa è una qualità propria di tutti gli ecosistemi:
grazie a questa proprietà l'ambiente, dopo un evento turbativo,
tende sempre a ritornare ad un punto di equilibrio. Quando
però si supera la capacità di regolazione di questo meccanismo,
succede che l'ambiente si sposta su un nuovo equilibrio,
cambia così la propria natura e diventa qualcosa di diverso
dall'ambiente precedente; avrà una diversa efficienza,
una diversa qualità delle acque, diversi sedimenti e diversi
organismi. Un fiume in condizioni naturali costituisce
il più importante ed efficiente impianto di depurazione
esistente sul territorio. E' questo complesso di funzioni
che gli consente di portare a valle acque sempre pulite.
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