
Energia pulita, ma non troppo…
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di più | Energia pulita, ma non troppo…
Quando un corso d'acqua viene
arrestato nel suo fluire da uno sbarramento, come accade
per lo sfruttamento idroelettrico, subisce una serie di
trasformazioni che ne alterano le caratteristiche naturali:
le alterazioni non si manifestano solo nel tratto in cui
sorge il manufatto, ma anche nella restante parte del
fiume.
- A monte dello sbarramento si forma un invaso,
e si trasforma, quindi, un ambiente di acque correnti
(acque lotiche) in un ambiente di acque ferme (acque
lentiche), con un tempo di ricambio delle acque più
lungo e con tutte le ricadute sull'ecosistema che questo
processo implica:
- le comunità viventi, animali e vegetali, legate
direttamente o indirettamente all'ecosistema fluviale,
subiranno una trasformazione;
- lo specchio d'acqua ferma determina il depositarsi
di spessi strati di ;
- il substrato del corso d'acqua, da grossolano
e duro, diventa pertanto fine e soffice,
- le associazioni vegetazionali riparie modificano
la struttura e con essa le specie animali collegate,
- le caratteristiche chimico-fisiche dell'acqua
del bacino risultano diverse da quelle del corso
d'acqua e così via per tante altre modificazioni
non sempre prevedibili a priori.
- A valle dello sbarramento, fino al punto in
cui viene rilasciata l'acqua utilizzata dalla centrale,
il corso d'acqua può andare in secca per alcuni periodi
se non viene garantito un rilascio affinchè il fiume
abbia, anche in quel tratto, una portata minima adeguata.
Nei tratti impoveriti d'acqua i fiumi:
- perdono gran parte delle capacità di scambio
con la falda idrica sottostante,
- perdono la capacità di trasportare materiale inerte
in ,
- non sono più in grado di diluire adeguatamente
i carichi inquinanti e di mantenere un'adeguata
vita acquatica .
Inoltre,
la gestione dei bacini artificiali prevede il rilascio
periodico di acqua che provoca un aumento della portata
idraulica a valle dello sbarramento; questi rilasci (che
in gergo tecnico vengono anche definiti "cacciate") possono
disturbare la fauna ittica qualora non vengano eseguiti
nel rispetto del ciclo vitale dei pesci.
La presenza stessa di uno sbarramento artificiale sul
fiume può creare problemi ai pesci (se la sua altezza
è superiore ad un metro) nel momento in cui, ad esempio,
questi devono risalire il fiume per deporre le uova oppure
quando effettuano migrazioni lungo il suo corso allo scopo
di procurarsi il cibo e non riescono successivamente a
ritornare nella zona fluviale di provenienza.

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