L'INDUSTRIA E L'ACQUA
Acquapercorso
| Come salvare l'acqua | L'industria e l'acqua
Il crescente sviluppo delle industrie
ha causato un notevole aumento del prelievo di acqua e
alterato la qualità della risorsa idrica. Oggi infatti,
la qualità delle acque reflue che escono dalle industrie
rappresenta un grave problema: il metodo più economico
per liberarsene è infatti immetterle direttamente nella
rete fognaria o in un corpo idrico superficiale senza
alcun trattamento preliminare di abbattimento del carico
inquinante. Il rischio ambientale che ne consegue può
essere evitato con l'installazione di che provvedano al risanamento delle
acque prima dello sversamento nel recettore finale così
come previsto dal Decreto Legislativo 11 maggio 1999,
n 152 . E' comunque da tener presente che i suddetti
impianti comportano alti costi di installazione e richiedono
una sistematica manutenzione, poichè un loro cattivo funzionamento
implica l'immissione nell'ambiente di sostanze inquinanti.
I depuratori svolgono un'importante funzione
nella protezione della qualità dell'acqua, ma è comunque
auspicabile che le industrie adottino una gestione attenta
alle problematiche ambientali e introducano misure di
prevenzione per il risparmio idrico, quali:
-
eliminazione
degli sprechi
- riduzione dei consumi mediante utilizzo dei quantitativi
minimi indispensabili per il processo produttivo
- riutilizzo delle acque usate
- riciclo delle acque usate previa depurazione per riportare
la qualità dell'acqua il più possibile vicina ai parametri
originari.
In quest'ottica il recente Decreto
Legislativo 152/99 sulla tutela delle acque promuove
il riutilizzo ed il riciclo dell'acqua e riduce la tariffa
dei consumi idrici per le industrie che si dotano di impianti
di riciclo o riutilizzo delle acque usate nei processi
produttivi mostrando interesse per l'ambiente.

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