UN FIUME SENZ'ACQUA
Acquapercorso
| C'era una volta l'acqua | Come un pesce fuor d'acqua
Nei corsi d'acqua a carattere torrentizio
come il Taro, durante il periodo estivo l'intensa ,
dovuta alle elevate temperature, la scarsità delle precipitazioni
piovose e le numerose captazioni idriche, conducono l'ecosistema-fiume
ad una situazione critica che pregiudica la conservazione
della vita acquatica.
La carenza di acqua lascia nel greto
soltanto poche pozze, chiamate "fondoni" nell'idioma locale.
Le forme di vita si concentrano così in queste preziose
riserve d'acqua che un tempo duravano fino all'autunno
successivo, ma che oggi si prosciugano facilmente in conseguenza
dell'abbassamento della falda acquifera indotto dalle
continue captazioni e da una gestione dell'alveo che ha
determinato, in passato, massicce escavazioni, canalizzazioni,
ecc... Il prosciugamento dei "fondoni" è causa della morte
dei pesci e del macrobenthos rimasti "intrappolati" .
Il
pesce in agonia nelle pozze richiama Volpi e Ardeidi in
cerca di cibo. In questa situazione è a rischio il deflusso
minimo vitale dell'acqua ed il greto diventa un ambiente
inospitale per molti dei suoi abitanti. Il Martin pescatore,
le Sterne, gli Ardeidi e gli Anfibi si spostano alla ricerca
di habitat idonei al loro sostentamento.
L'abbassamento della falda e la presenza
di manufatti di sbarramento sono causa di un altro problema.
Nei periodi di secca infatti queste costruzioni interrompono
spesso il flusso d'acqua superficiale. All'eventuale morte
degli esseri viventi rimasti intrappolati in questi fondoni
artificiali si aggiunge un danno ben più grave: l'interruzione
del corso d'acqua impedisce, ad esempio, a molte specie
di pesci di raggiungere le zone di riproduzione e accrescimento.
Il Parco, oltre ad aver effettuato salvataggi
della fauna ittica nei fondoni in via di prosciugamento,
ha in programma la costruzione di scale di risalita che
consentiranno ai pesci di aggirare, anche in periodo di
secca, gli sbarramenti esistenti. Di fatto l'impoverimento
delle risorse idriche fa registrare i suoi effetti anche
nelle aree prossime al fiume provocando la riduzione delle
zone umide ripariali, ambienti elettivi di uccelli come
la Gallinella d'acqua e il Tarabusino e siti ideali per
la riproduzione di Bisce d'acqua, Rane verdi, Rospi e
Tritoni. L'abbassamento progressivo della falda si riflette
anche sui boschi golenali igrofili, il cui stato vegetativo
è fortemente influenzato dal livello delle acque sotterranee
(ad esempio il bosco di Ozzano Taro che ospita un'importante
).

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