
Ictaluridae
La natura nell'acqua
| I pesci
del parco del Taro | Ictaluridae
ICTALURIDAE
Pesce gatto
Ictalurus melas
Caratteristiche: pinna dorsale con 1 raggio spinoso
indiviso seguito da 7-8 raggi molli divisi; pinna adiposa
presente; pinna anale con 16-22 raggi molli.
Lunghezza massima fino a 45 cm; peso fino a 1,5 Kg.
Descrizione:
è un pesce dal corpo tozzo con una capo massiccio, appiattito
dorsalmente, dotato di una grande apertura boccale munita
di mascella robuste e fornite di molti piccoli denti aguzzi.
Assai caratteristici risultano gli 8 barbigli di diversa
lunghezza presenti attorno alla bocca: 4 sono sulla mascella
superiore (2 molto lunghi rivolti verso il basso e 2 più
corti rivolti verso l'alto e 4 su quella inferiore.
Il colore del dorso e dei fianchi è scuro, bruno-verde
o nero mentre l'addome è chiaro; il corpo è completamente
privo di squame e la pelle si presenta coperta di abbondante
muco.
Il primo raggio delle pinne pettorali e della pinna dorsale
risulta estremamente acuminato, in grado di provocare
fastidiose ferite in caso di incauta manipolazione di
questi pesci; questa peculiarità rappresenta inoltre un
meccanismo di efficace difesa nei confronti di altri predatori.
Biologia: il pesce gatto , specie alloctona originaria
del Nord- America, vive in corsi d'acqua lenti, stagni,
paludi, laghi prediligendo le zone con acque poco profonde
e fondo fangoso dove si infossa durante la stagione fredda;
in questi ambienti si rinviene in prossimità di zona ricche
di piante acquatiche, di radici e rami sporgenti.
È un vorace predatore, particolarmente attivo nelle ore
serali e notturne in primavera ed estate; le sue prede
preferite sono costituite da un’ampia gamma di organismi
animali che vanno dai macroinvertebrati bentonici alle
rane ai piccoli pesci.
Popolazioni eccessivamente numerose di pesce gatto possono
avere un notevole effetto limitante nei confronti di altre
specie ittiche in quanto in grado di effettuare una notevolissima
predazione su uova ed avannotti
È una specie in grado di vivere in ambienti a basso tenore
d'ossigeno grazie anche alla capacita di effettuare una
limitata respirazione cutanea.
La
riproduzione avviene quando la temperatura dell'acqua
si aggira sui 18-20°C; le uova vengono deposte in nido
scavato sul fondo o ricavato in sporgenze delle sponde
e vengono sorvegliate da entrambi i genitori che in seguito
forniscono cure parentali alla prole sino a quando i piccoli
pesci non raggiungono circa i 5 cm.
Distribuzione: nel corso dei campionamenti
non è stato rinvenuto direttamente alcun esemplare di
pesce gatto; la sua presenza è stata però segnalata dai
pescatori sportivi che con ogni probabilità hanno potuto
catturare qualche isolato esemplare sfuggito dai numerosi
laghetti di pesca sportiva presenti nella zona.
Nel resto d’Italia non è attualmente possibile ricostruire
un quadro preciso della reale distribuzione del pesce
gatto comune, anche a causa della relativa facilità di
confusione con Ictalurus nebulosus.
Si può tuttavia ritenere che oramai la specie sia diffusa
in tutto il paese, isole comprese.
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